La “Carta di Padula”, che sarà sottoposta all’Unione Europea, pone l’attenzione su una gestione turistica responsabile ed etica, su un nuovo modello insediativo composto da interventi organici e coerenti volti alla conservazione dei beni comuni.
Un rilancio di prospettiva e lo straordinario PATRIMONIO di valori costituito dalle Aree Protette d’Europa, esigono una più adeguata percezione e considerazione da parte dell’opinione pubblica e dal sistema politico e istituzionale.
Per quanto riguarda l’Italia, la PROSPETTIVA EUROPEA ha ormai assunto rilevanza cruciale. Da un lato la difesa e la valorizzazione del patrimonio naturale – inscindibili da quelle del patrimonio storico-culturale – sembrano delinearsi come l’unica base realmente sostenibile per uscire dalla crisi e imboccare la strada di un autentico e durevole sviluppo, contrastando efficacemente i rischi e le minacce connesse ai cambiamenti globali. Dall’altro lato, la necessaria solidarietà e condivisione dei paesi europei, nonostante le carenze dell’attuale quadro istituzionale e le incertezze delle strategie d’azione, devono configurarsi come opportunità imprescindibili per tentare di conferire alle politiche pubbliche di TUTELA ATTIVA la necessaria efficacia e la scala appropriata anche in termini di PARTECIPAZIONE protagonista della società.
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